Sinistro stradale: chiarimenti sulla possibilità di azione diretta della vittima nei confronti dell’assicurazione
Azione diretta proponibile anche se preceduta da una richiesta stragiudiziale non conforme alle prescrizioni imposte dal Codice delle assicurazioni per la procedura di risarcimento, quando la difformità non è stata tale da impedire all’assicuratore di stimare il danno e formulare l’offerta

Chiarimenti importanti sulla possibilità di azione diretta delle vittime di sinistri stradali nei confronti delle assicurazioni. I giudici, chiamati ad esaminare il caso di una donna che ha citato in giudizio un uomo e la relativa compagnia assicurativa sostenendo di essere rimasta coinvolta, ben cinque anni prima in un incidente stradale, chiariscono, innanzitutto, che l’azione diretta proposta dalla vittima di un sinistro stradale nei confronti dell’assicuratore della ‘responsabilità civile autoveicoli’ è proponibile anche se preceduta da una richiesta stragiudiziale non conforme alle prescrizioni imposte dal Codice delle assicurazioni per la procedura di risarcimento, quando la difformità non è stata tale da impedire all’assicuratore di stimare il danno e formulare l’offerta. Allo stesso modo, l’azione diretta proposta dalla vittima di un sinistro stradale nei confronti dell’assicuratore della ‘responsabilità civile autoveicoli’ è proponibile anche se preceduta da una richiesta stragiudiziale non conforme alle prescrizioni imposte dal Codice delle assicurazioni per la procedura di risarcimento, se, però, l’assicuratore non si è avvalso della facoltà di chiederne l’integrazione. (Sentenza 31919 del 9 novembre 2022 della Corte di Cassazione)