Sinistro stradale senza foto: niente indennizzo all’automobilista
Nell’epoca degli smartphone desta perplessità il fatto che non sia stata fatta alcuna foto del sinistro, della posizione statica degli autoveicoli dopo il sinistro e dei danni da loro riportati

Priva di fondamento la richiesta di indennizzo avanzata dall’automobilista nei confronti della compagnia assicurativa se manca addirittura una prova fotografica dell’immediato post incidente, con particolare riferimento alla posizione dei veicoli e ai danni da questi ultimi riportati. I giudici sottolineano la decisiva carenza di prove. In particolare, non è dimostrato che il pregiudizio lamentato dall’automobilista sia causalmente riconducibile all’incidente stradale oggetto del processo, e, allo stesso tempo, non è stata efficacemente provata né la dinamica del sinistro né la ricorrenza dei danni alla carrozzeria denunciati dal proprietario della vettura. In questa ottica i giudici, a fronte della mancata produzione di qualsiasi rilievo fotografico del luogo del sinistro, della posizione delle due autovetture e dei danni riportati dall’automobile, osservano che nell’epoca degli smartphone, ma anche dei più tradizionali telefonini cellulari, desta inquietante perplessità il fatto che non sia stata fatta alcuna foto del sinistro, della posizione statica degli autoveicoli dopo il sinistro, degli stessi autoveicoli e dei danni da loro riportati. Peraltro, nemmeno i meccanici e i carrozzieri, che usano fare foto agli autoveicoli quando sono coinvolti in incidenti stradali, prima di ripararli, risulta che abbiano fornito alla parte danneggiata rilievi fotografici. (Ordinanza 28924 del 5 ottobre 2022 della Corte di Cassazione)