Società sottoposta a procedura concorsuale: possibile dichiarare lo stato d’insolvenza

Questo il principio fissato dai giudici, i quali che hanno accolto l’istanza per la declaratoria di insolvenza della società, istanza presentata oltre due anni prima dai commissari liquidatori della banca. Decisivo, nella prospettiva tracciata dai giudici, il pesante quadro finanziario dell’istituto di credito. A questo proposito vengono posti in evidenza alcuni elementi ritenuti inequivocabili: innanzitutto, una capacità di reddito strutturalmente negativa; in secondo luogo, una perdita di esercizio, registrata nei primi mesi del 2016, pari a 3 milioni di euro e che ha fortemente inciso la dotazione patrimoniale, rendendola largamente insufficiente al rispetto dei requisiti minimi di vigilanza; poi, l’indicatore di liquidità corrente al di sotto del limite normativo (48,83 per cento a fronte del necessario 70 per cento); infine, il total capital ratio, pari al 6,5 per cento, ad un livello inferiore rispetto al minimo normativo. Tutti questi numeri certificano, secondo i giudici, la situazione di crisi irreversibile della banca, situazione che impedisce la prosecuzione dell’attività in via autonoma. (Sentenza del 2 febbraio 2023 del Tribunale di Roma)