Spray urticante spruzzato contro il volto di un uomo: legittima la condanna per lesioni personali
Decisiva la constatazione della momentanea perdita della vista per l’uomo, obbligato a portare per qualche giorno gli occhiali scuri a causa della perdurante irritazione. Irrilevante la mancanza di una certificazione medica

Condannata per lesioni personali la donna che utilizza immotivatamente uno spray urticante al peperoncino contro un uomo, provocandogli la momentanea perdita della vista e obbligandolo a portare per qualche giorno gli occhiali scuri a causa della perdurante irritazione. Irrilevante il fatto che manchi una certificazione medica ad attestare la malattia subita dall’uomo. Su quest’ultimo punto si soffermano i giudici, chiarendo che l’assenza di una certificazione medica non consente di escludere la sussistenza delle lesioni cagionate all’uomo che, colpito agli occhi con uno spray urticante a base di capsicum, aveva momentaneamente perso la vista. Secondo i giudici, quindi, tale versione, corroborata dai testi che hanno assistito all’episodio e non messa in discussione dalla difesa, consente, pur in assenza di un certificato medico, non essendosi l’uomo recato al ‘Pronto Soccorso’, di individuare la presenza di un’alterazione della funzionalità dell’organo, ancorché transitoria, consistente nella perdita della vista e nel permanere dell’irritazione, e ciò ha, senza alcun dubbio, comportato una perdita di funzionalità dell’organo con sua compromissione temporanea ed un conseguente, ancorché rapido, processo riabilitativo. (Sentenza 47765 del 16 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)