Studio legale non inserito in ‘Pagine Bianche’ e ‘Pagine Gialle’: va riconosciuto un ristoro economico
Non corretto il comportamento tenuto dalla società di telefonia, che non ha segnalato al titolare dello studio la necessità di un suo documento di identità

Risarcimento per lo studio legale che, nonostante una specifica richiesta, non ha ottenuto l’inserimento di recapito telefonico e numero di fax nelle edizioni cartacee delle ‘Pagine Bianche’ e delle ‘Pagine Gialle’. Riconosciuta la responsabilità di Vodafone Italia spa, obbligata a versare 3.000 euro al titolare dello studio legale. Irrilevante il fatto che il professionista legale non abbia allegato il proprio documento di identità, invece necessario, al modulo spedito, regolarmente sottoscritto, necessario per ottenere l’inserimento dei propri dati personali negli elenchi telefonici. Su questo punto i giudici valutano il comportamento della società di telefonia, consistito nel non attribuire rilievo all’avvenuta sottoscrizione, con relativo invio, del modulo, pur in assenza di invio di copia del documento d’identità, come contrario a buonafede. In sostanza, la società avrebbe dovuto avvisare il proprio cliente della incompletezza della documentazione, e tale omissione è ritenuta ancor più grave poiché il professionista aveva reiterato l’invio del modulo per ben tre volte. (Ordinanza 34892 del 28 novembre 2022 della Corte di Cassazione)