Su social e siti d’incontri è reato creare falsi profili utilizzando le generalità di altre persone
Immaginabili le molteplici ripercussioni negative per la persona presentata online, a sua insaputa, come disponibile per incontri e relazioni

Creare un profilo falso su un social network utilizzando i riferimenti di un altro individuo vale una condanna per il delitto di sostituzione di persona. Esemplare la condanna decisa dai giudici ai danni di un uomo che aveva creato profili falsi su siti di incontri utilizzando i riferimenti di una donna di sua conoscenza. Impossibile ridimensionare i fatti, osservano i giudici, vista la loro gravità e la loro reiterazione nel tempo. Nessun dubbio, quindi, sulla solidità dell’accusa a carico dell’uomo, finito sotto processo per essersi sostituito a una donna, inserendo su un sito web di incontri un annuncio erotico a lei collegato e creando, in un caso, un falso profilo della stessa donna su un social mirato a favorire incontri e relazioni e, in un altro caso, un altro falso profilo sempre della stessa donna su un altro social di incontri, inserendovi la fotografia della donna, le sue generalità, la residenza e il numero di telefono. Così, in sostanza, l’uomo ha indotto in errore tutti i soggetti che comunicavano con lui online e li ha spinti a recare disturbo e molestia alla donna. Su questo fronte molteplici le ripercussioni negative per la donna, presentata on line, a sua insaputa, come disponibile per incontri e relazioni. (Sentenza 41801 del 4 novembre 2022 della Corte di Cassazione)