Tifoso insoddisfatto della prestazione della propria squadra fa invasione di campo: Daspo legittimo

Secondo i giudici ci si trova di fronte a comportamenti indicativi di una concreta pericolosità del soggetto

Tifoso insoddisfatto della prestazione della propria squadra fa invasione di campo: Daspo legittimo

Stadio vietato per il tifoso che entra in campo per chiedere conto ai giocatori della loro prestazione negativa. Per i giudici non ci sono dubbi: il tifoso ha posto in essere comportamenti indicativi di concreta pericolosità, avendo scavalcato l’alta recinzione che divide gli spalti dal campo di gioco per avvicinarsi ai giocatori e costringerli a giustificarsi della non esaltante partita. Decisivi e inequivocabili i dettagli dell’episodio oggetto del processo. A questo proposito, dagli atti e dal provvedimento del Questore emerge che il tifoso, già destinatario di due precedenti provvedimenti di Daspo’, aveva, in occasione di una partita, scavalcato l’alta recinzione che divide gli spalti dal campo di gioco e si era avvicinato ai giocatori della propria squadra, ai quali aveva chiesto spiegazioni della loro condotta in campo. E tutto ciò in un clima di evidente accesa contestazione verso i giocatori, sicuramente intimoriti, annotano i giudici, quanto meno nel momento in cui essi avevano dovuto registrare l’invasione di campo da parte del tifoso, il quale aveva così fomentato, di fatto, anche gli altri tifosi della squadra ad atti emulativi, in ipotesi anche più gravi. (Sentenza 17226 del 26 aprile 2023 della Cassazione)

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