Velocità eccessiva e disattenzione: colpevole l’automobilista che investe un anziano
Irrilevante il fatto che la vittima stesse attraversando la strada in modo non regolare, cioè non utilizzando le strisce pedonali

Colpevole di omicidio stradale l’automobilista disattento che viaggia ad una velocità eccessiva e centra in pieno ed uccide un uomo di oltre 80 anni di età che sta attraversando la strada. Irrilevante il fatto che l’anziano signore non stesse utilizzando le strisce pedonali. Palese la responsabilità del conducente dell’auto, secondo i giudici. A questo proposito è ritenuta decisiva la velocità tenuta e non adeguata alla condizione dei luoghi, poiché l’uomo alla guida avrebbe, comunque, avuto tutto il tempo per notare e per riuscire ad evitare il pedone. Decisiva la ricostruzione della dinamica del terribile incidente. Nello specifico, viene innanzitutto sottolineato che la velocità, quale che fosse quella tenuta dall’automobilista, non era adeguata alla condizione dei luoghi, atteso che il conducente avrebbe, comunque, avuto tutto il tempo per notare il pedone, visibile sia per le condizioni dell’illuminazione, sia per il tempo di attraversamento della prima corsia a sinistra, e quindi per evitare l’investimento». Se il conducente non ha avvistato il pedone e non ha evitato l’impatto, è solo perché in quell’istante era distratto. Quest’ultima annotazione è significativa, poiché rende palese ciò che è mancato nella condotta dell’automobilista, ossia proprio l’osservanza della basilare regola cautelare dell’obbligo di attenzione che il conducente di un veicolo deve tenere al fine di avvistare tempestivamente un pedone e porre efficacemente in essere gli opportuni accorgimenti atti a prevenire un rischio di investimento. (Sentenza 43074 del 14 novembre 2022 della Corte di Cassazione)