Assegno divorzile all’ex moglie che, d’intesa col marito, si è dedicata totalmente al figlio durante il matrimonio
La scelta compiuta durante la vita coniugale comporta nell’attualità inevitabili difficoltà nel procurarsi un lavoro

Riconosciuto il diritto dell’ex moglie all’assegno divorzile se ella, durante il matrimonio, si è dedicata, per scelta concordata con l’allora marito, alla cura del figlio nella casa familiare di proprietà dei suoceri, e per questo non ha potuto svolgere attività lavorativa sulla base del proprio titolo di studio di ragioniera. Questo quadro consente di ritenere difficile, spiegano i giudici, che la donna, che si avvia verso i 50 anni di età ed è priva di esperienza e di qualunque titolo abilitativo, possa trovare un impiego. Per i giudici, quindi, l’assegno in favore della donna trae origine non solo dalla necessità di assicurare a lei, priva di redditi da lavoro una piena autosufficienza economica ma anche dalla fondatezza della richiesta della donna sulla base della cura da lei prestata a favore del figlio e della famiglia. Inequivocabile, poi, secondo i giudici, il fatto che la donna non abbia le capacità di procurarsi un lavoro, considerandone anche l’età, e che tale situazione sfavorevole non sia frutto di una sua volontà o di una sua condotta negligente, bensì dall’impegno totalizzante della cura dei figli e della famiglia. (Ordinanza 24026 del 3 agosto 2022 della Corte di Cassazione)