Dee-jay scatenato senza però l’autorizzazione della Siae: condannato il titolare della discoteca

Evidente la violazione compiuta utilizzando illegittimamente brani musicali coperti dal diritto d’autore

Dee-jay scatenato senza però l’autorizzazione della Siae: condannato il titolare della discoteca

Va condannato il titolare della discoteca per il comportamento tenuto dal deejay, beccato ad utilizzare senza l’autorizzazione della Siae brani musicali coperti dal diritto d’autore. Decisivo, nella vicenda presa in esame dai giudici, il fatto che il titolare della discoteca abbia fornito un contributo concreto, consistito nel mettere a disposizione del dee-jay anche il computer su cui era presente una specifica cartella contenente quasi venticinquemila files musicali. Accertato l’operato del disc-jockey, a finire sotto accusa è anche il proprietario del locale, che prova inutilmente a difendersi sostenendo di non avere mai consentito la diffusione, da parte del disc-jockey, di brani musicali protetti dal diritto d’autore in assenza della prescritta autorizzazione della Siae. A fare chiarezza è la relazione fornita dall’ispettore della Siae. In sostanza, si è appurato che nella discoteca veniva diffusa musica riproducendola da files audio presenti nel personal computer della società proprietaria del locale, in assenza di alcuna licenza d’uso, e che nell’hard-disk di tale computer vi era una specifica cartella contenente quasi venticinquemila files musicali per i quali il disc-jockey non era stato in grado di esibire alcuna autorizzazione – da parte della Siae – alla diffusione in pubblico. Inoltre, è emerso che l’attrezzatura utilizzata dal disc-jockey era stata posta a sua disposizione dalla società proprietaria della discoteca. (Sentenza 12929 del 6 aprile 2022 della Corte di Cassazione)

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