Dipendente dell’ospedale sottrae divise, farmaci e materiale sanitario: la prescrizione non la salva dal risarcire la struttura

Prescritto il reato contestato, ossia peculato. Confermato, invece, l’obbligo di versare un adeguato ristoro economico alla struttura ospedaliera

Dipendente dell’ospedale sottrae divise, farmaci e materiale sanitario: la prescrizione non la salva dal risarcire la struttura

Legittimo contestare alla dipendente dell’ospedale il reato di peculato per avere ella portato via divise in uso al personale infermieristico, farmaci e materiale sanitario. Legittimo, allo stesso tempo, anche condannarla a versare un adeguato risarcimento alla struttura ospedaliera. Nella vicenda presa in esame dai giudici, comunque, grazie alla prescrizione, la lavoratrice ha evitato la condanna penale. Non cancellabile, invece, il suo obbligo di versare un adeguato ristoro economico alla struttura ospedaliera. Inequivocabile, secondo i giudici, il comportamento accertato, poiché la donna finita sotto accusa si è impossessata di divise in uso al personale infermieristico dell’ospedale, nonché di farmaci e materiale sanitario appartenente allo stesso ente ospedaliero ed oggetto di regolare contabilizzazione. Irrilevanti, contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa, sia la mancata denuncia di furto da parte dell’Azienda sanitaria locale che la circostanza che la donna non avesse accesso all’armadietto dei farmaci. Ciò che conta, invece, è che ella comunque aveva conseguito illegittimamente il possesso di divise, farmaci e materiale sanitario, detenendoli per un uso diverso da quello relativo al suo rapporto di lavoro con l’azienda. (Sentenza 18025 del 5 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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