Donna vittima di un incidente: niente risarcimento per lo stop all’attività di casalinga se ella ha un lavoro che la impegna per tutto il giorno

Decisiva la constatazione che l’impegno lavorativo della donna è risultato essere del tutto assorbente

Donna vittima di un incidente: niente risarcimento per lo stop all’attività di casalinga se ella ha un lavoro che la impegna per tutto il giorno

Niente risarcimento per il danno arrecato all’operatività come casalinga della donna vittima di un incidente stradale se emerge che ella ha un impegno lavorativo totalizzante che la assorbe per l’intera giornata. Ristoro economico limitato, quindi, per la signora che, nel caso preso in esame dai giudici, è rimasta vittima di un brutto incidente stradale nel giugno del 2011, quando si trovava alla guida del proprio veicolo e, uscita dal casello autostradale, veniva investita lateralmente da un’autovettura che si era immessa sulla carreggiata violando l’obbligo di darle la precedenza. Nello specifico, la donna ha lamentato che, a causa delle lesioni riportate nel sinistro, era stata costretta a cessare la propria attività di commerciante nonché di casalinga, con conseguente perdita patrimoniale. I giudici le hanno sì riconosciuto un ristoro economico, ma ridotto rispetto alle pretese della donna. Su questo fronte i giudici osservano che è mancata la prova in merito alla incapacità lavorativa specifica lamentata dalla donna, e, allo stesso tempo, è mancata la prova in merito all’attività come casalinga tra le mura domestiche. Su quest’ultimo fronte, in particolare, viene rilevato che l’impegno lavorativo della donna è risultato essere del tutto assorbente e tale da escludere, unitariamente ad altri fattori quali la mancanza di un carico di coordinamento dell’intera vita familiare, i presupposti per il riconoscimento del danno relativo all’impossibilità di essere operativa come casalinga. (Ordinanza 21496 del 7 luglio 2022 della Corte di Cassazione)

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