Espropriazione pro creditore di beni oggetto di alienazioni: si deve valutare la gratuità del negozio
Inefficace il conferimento di quote sociali in una holding detenuta dallo stesso conferente in misura del 99%. Secondo i giudici, difatti, è un negozio palesemente gratuito

Per l’espropriazione, in favore del creditore, di beni oggetto di alienazioni a titolo gratuito, l’accertamento giudiziale circa la effettiva gratuità del negozio deve essere compiuto secondo il prisma della causa in concreto, anche in sede di opposizione all’esecuzione. Applicando questo principio alla vicenda in esame, i giudici sanciscono che deve ritenersi inefficace il conferimento di quote sociali in una holding detenuta dallo stesso conferente in misura del 99% in quanto ci si trova di fronte ad un negozio palesemente gratuito. La valutazione circa la gratuità o l’onerosità del negozio va compiuta, anche in sede di opposizione all’esecuzione, con esclusivo riguardo alla causa concreta, costituita dalla sintesi degli interessi che esso è concretamente diretto a realizzare, al di là del modello astratto utilizzato. Di conseguenza, la valutazione non può fondarsi sull’esistenza, o meno, di un rapporto sinallagmatico e corrispettivo tra le prestazioni sul piano tipico ed astratto, ma dipende, per forza di cose, dall’apprezzamento dell’interesse sotteso all’intera operazione. (Ordinanza del 7 settembre 2022 del Tribunale di Savona)