Finanziamento concesso troppo facilmente: colpevole la banca

Respinto il reclamo contro il via libera al piano del consumatore presentato dal debitore. Istituto di credito condannato anche a pagare le spese del procedimento

Finanziamento concesso troppo facilmente: colpevole la banca

Inutile, e anche colpevole, il reclamo depositato dalla banca – che ha troppo facilmente concesso il finanziamento – avverso il provvedimento di omologa del piano del consumatore presentato dal debitore. Consequenziale quindi la condanna dell’istituto di credito al pagamento delle spese di giustizia. Fondamentale, nella vicenda in esame, la constatazione che la banca ha concesso il finanziamento senza provvedere, all’epoca, alla corretta verifica del merito creditizio della debitrice, mentre a quest’ultima non è addebitabile alcuna colpa, non essendo ravvisabile alcun elemento di dolo nel suo comportamento. I giudici si soffermano sui dettagli della vicenda. In prima battuta il riferimento è alla inadeguatezza del rapporto rata-reddito alla data della concessione dei finanziamenti da parte dell’istituto di credito. In seconda battuta, poi, viene escluso il presunto comportamento doloso del debitore nel contrarre i finanziamenti, poiché egli ha sì omesso di dichiarare i debiti contratti con amici e parenti, mentre, osservano i giudici, nel modulo sottoscritto e presentato alla banca si faceva riferimento solo a pregressi finanziamenti con istituti di credito. Di conseguenza deve essere respinto il reclamo depositato dalla banca, che viene anche condannata a pagare le spese del procedimento. (Decreto del 16 febbraio 2022 del Tribunale di Roma)

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