Furto nell’appartamento dello stabile, nessun addebito alla ditta che esegue lavori di manutenzione

Impossibile, a fronte degli elementi probatori, ipotizzare una condotta imprudente degli operai e del responsabile dell’impresa

Furto nell’appartamento dello stabile, nessun addebito alla ditta che esegue lavori di manutenzione

Nessun addebito alla ditta, che esegue alcuni lavori di manutenzione sulla facciata di uno stabile, per il furto verificatosi all’interno di uno degli appartamenti del palazzo, se, come nella vicenda presa in esame dai giudici, non vi sono i presupposti per ipotizzare una condotta imprudente degli operai e del responsabile dell’impresa. I giudici ribadiscono che il soggetto derubato ha l’onere di provare in concreto tutti gli elementi costitutivi del fatto illecito, cioè deve dimostrare che l’impresa ha omesso di predisporre quelle doverose cautele volte ad evitare l’utilizzo anomalo dei ponteggi. Nel caso preso in esame, invece, i soggetti derubati non hanno dimostrato la condotta colposa dell’impresa circa la mancata assunzione di quelle misure idonee ad evitare l’uso improprio dell’impalcatura. A questo proposito viene sottolineato che dai verbali della polizia e dalle rappresentazioni fotografiche allegate è emerso che l’impalcatura risultava rivestita lungo la sua intera estensione da una rete di protezione che non presentava tagli o aperture, così da far ipotizzare l’ingresso illecito di terze persone nel cantiere. Inoltre, è stata accertata la presenza di una sola scala metallica posizionata all’altezza dell’appartamento dei soggetti derubati, inidonea a collegare il balcone con la strada sottostante. (Sentenza del 7 settembre 2022 della Corte d’Appello di Catanzaro)

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