Il marito propone online l’immobile di sua proprietà come bed & breakfast: ciò non basta per aumentare l’assegno divorzile dell’ex moglie

Gli annunci online non recano la dimostrazione dell’effettiva creazione di reddito derivante dall’utilizzazione commerciale del bene immobile, bensì certificano solo un’offerta al pubblico

Il marito propone online l’immobile di sua proprietà come bed & breakfast: ciò non basta per aumentare l’assegno divorzile dell’ex moglie

Niente aumento dell’assegno divorzile all’ex moglie anche se il marito ha pubblicizzato online l’utilizzo come bed & breakfast dell’immobile di sua proprietà. Questo elemento non è sufficiente, chiariscono i giudici ribattendo alle obiezioni della donna, per dedurre ulteriori maggiori redditi per l’ex marito. Difatti, la documentazione fornita dalla donna è, come lei stessa ha ammesso, solo la prova che su alcuni siti internet veniva pubblicizzata la proprietà immobiliare dell’uomo come loft da locare per brevi soggiorni. Ciò significa, spiegano i giudici, che i documenti messi sul tavolo dalla donna non recano l’effettiva dimostrazione dell’effettiva creazione, da parte dell’ex marito, di reddito derivante dall’utilizzazione commerciale del bene immobile, bensì certificano solo un’offerta al pubblico. In aggiunta, poi, i giudici osservano che la donna ha richiamato il tenore di vita tenuto durante il matrimonio, ma non ha chiarito quale sia stato, in concreto, il contributo da lei fornito alla formazione del patrimonio familiare e di quello dell’ex marito durante la convivenza come coniugi. (Ordinanza 24653 del 10 agosto 2022 della Corte di Cassazione)

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