Il Senato approva il ddl per il divieto di maternità surrogata per cittadini italiani
La Commissione Giustizia del Senato ha approvato una proposta di legge che mira a vietare l'uso della maternità surrogata da parte dei cittadini italiani, anche se la pratica viene effettuata all'estero

Questo disegno di legge, già passato alla Camera dei deputati il 26 luglio 2023, è stato accolto positivamente da Carolina Varchi, che l'ha proposto come un modo per proteggere le donne e promuovere il rispetto della vita.
Il disegno di legge vuole rafforzare la legge attuale, la numero 40 del 2004, che punisce chiunque sia coinvolto nella vendita di gameti, ovvero ovuli e spermatozoi, e embrioni, o nella gestazione per altri. La nuova proposta estenderebbe la punizione anche ai cittadini italiani che cercano madri surrogate all'estero. È importante notare che la richiesta per la maternità surrogata sta crescendo rapidamente, e si prevede che il mercato potrebbe arrivare a valere 129 miliardi di dollari nei prossimi anni.
Inoltre, è stata presentata un'altra proposta di legge che punta a fornire un aiuto finanziario alle donne che si trovano in condizioni economiche difficili e decidono di non abortire. Questo "reddito di maternità" sarebbe di 1000 euro al mese per un anno, destinato alle donne con un reddito indicato dall'ISEE fino a 15.000 euro. Inoltre, il reddito aumenterebbe di 50 euro al mese a partire dal terzo figlio e di 100 euro per ogni figlio disabile fino al compimento dei 18 anni.
Quest’ultimo provvedimento sarebbe disponibile solo per le cittadine italiane, per prevenire che donne straniere possano beneficiarne. La scelta di limitare il reddito di maternità alle sole italiane è stata giustificata con ragioni amministrative e legali.