Illegittima la multa per l’uomo beccato a far salire in auto una prostituta

Evidente l’abuso compiuto dal Comune, poiché ha fatto ricorso ad un provvedimento apparentemente finalizzato alla regolamentazione della circolazione stradale per vietare il meretricio

Illegittima la multa per l’uomo beccato a far salire in auto una prostituta

Illegittima la multa per il cliente della prostituta. Cancellato, di conseguenza, il verbale emesso dalla Polizia locale, la quale, in occasione di un servizio di contrasto alla prostituzione, aveva fermato un l’uomo che, a bordo del proprio veicolo, arrestata la marcia, aveva fatto salire in auto una persona di sesso femminile dedita all’attività di meretricio su strada, e con lei si era allontanato verso un luogo appartato. Confermata in Cassazione la linea seguita dai giudici di merito, i quali hanno osservato che la previsione regolamentare del Comune era in conflitto con una norma di tipo primario, atteso che se la prostituzione, seppur contraria al buon costume, non costituisce un’attività illecita, è preclusa la possibilità di porre delle regole che creino ostacolo o intralcio allo svolgimento di tale libertà di iniziativa economica, se non mediante leggi statali. Evidente l’errore compiuto dal sindaco, il quale, sulla base delle facoltà riconosciutegli dalla normativa del Codice della Strada, ha emesso un provvedimento riguardante, invece, l’ordine pubblico, e, più in particolare, ha fatto ricorso ad un provvedimento apparentemente finalizzato alla regolamentazione della circolazione stradale di autoveicoli per vietare il meretricio sessuale, con estensione, e tale aspetto è ancor più decisivo, in modo indiscriminato su tutto il territorio del Comune. (Ordinanza 4927 del 15 febbraio 2022 della Cassazione)

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