Infortunio domestico, ricovero e decesso: passato un anno, è inutile la pretesa degli eredi verso l’assicurazione

Decisiva la constatazione che per l’assicurazione contro gli infortuni si applica il termine annuale di prescrizione

Infortunio domestico, ricovero e decesso: passato un anno, è inutile la pretesa degli eredi verso l’assicurazione

A fronte di un contratto di assicurazione contro gli infortuni la prescrizione scatta dopo dodici mesi. Su questo punto è incontestabile la differenza rispetto all’assicurazione contro la responsabilità civile. Legittima, quindi, nella vicenda in esame, l’opposizione della compagnia assicurativa alla richiesta avanzata dai familiari di un uomo che aveva una polizza di assicurazioni a tutela del rischio danni da infortunio in quanto dipendente di una società e che si è infortunato a seguito di un incidente domestico ed è morto dopo il ricovero in ospedale. Tardiva l’azione compiuta dagli eredi, poiché tra la data del fatto, risalente all’agosto del 2001, e la lettera dell’avvocato, arrivata nel maggio del 2003, non è pervenuto alla compagnia assicurativa alcun atto interruttivo della prescrizione. Decisiva la constatazione che in ballo c’è un’assicurazione contro gli infortuni e non una assicurazione contro la responsabilità civile. Difatti, nell’assicurazione contro gli infortuni il termine di prescrizione è annuale, sottolineano i giudici, e torna a decorrere, nel caso in cui alla tempestiva denuncia all’assicuratore abbia fatto seguito la comunicazione dell’assicuratore della non indennizzabilità dell’evento, dal giorno di tale comunicazione. (Ordinanza 9245 del 22 marzo 2022 della Cassazione)

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