Investito da una vettura, il modulo CAI solo sottoscritto non ha valore probatorio
Respinta l’azione risarcitoria presentata dalla persona rimasta vittima dell’investimento

Fragile l’azione risarcitoria proposta dal soggetto investito, mentre attraversava la strada, da una vettura e basata sul modulo CAI. Rilevante un dettaglio, precisano i giudici analizzando la vicenda: il modulo contiene solo la sottoscrizione del conducente, ma non contiene alcuna descrizione della dinamica del fatto, per cui non può avere alcuna valenza probatoria. A parte, poi, la sottolineatura della portata probatoria del modulo CAI solo nel caso di scontro fra veicoli e non anche, come in questo caso, di investimento di pedone. In sostanza, proprio l’accertata assenza di contenuto del modulo, che reca, in pratica, solo la sottoscrizione, depotenzia alla base la richiesta risarcitoria avanzata dal soggetto danneggiato nei confronti del proprietario del veicolo, del conducente del veicolo e della compagnia assicurativa. Respinta, quindi, la ricostruzione proposta dal soggetto investito, secondo cui l’autovettura l’aveva centrato mentre egli era intento ad attraversare la strada sulle strisce pedonali e ne aveva provocato la caduta, con annessi danni patrimoniali e non patrimoniali. (Ordinanza 24367 del 5 agosto 2022 della Corte di Cassazione)