La parziale indipendenza economica può costare l’assegno divorzile all’ex moglie

Rilevante anche il fatto che ella possa contare sugli aiuti della famiglia di origine e possa spendere il proprio titolo di studio nel mercato del lavoro

La parziale indipendenza economica può costare l’assegno divorzile all’ex moglie

A rischio l’assegno divorzile per l’ex moglie se ha raggiunto anche solo una parziale indipendenza economica. Nella vicenda presa in esame dai giudici pare plausibile la richiesta avanzata dall’uomo e mirata a liberarsi dall’obbligo di versare ogni mese 250 euro all’ex moglie. I giudici pongono in evidenza che dal raffronto tra le condizioni economico-reddituali degli ex coniugi è emersa l’indipendenza economica, seppur incompleta, della donna, la quale, peraltro, può contare su un patrimonio immobiliare e mobiliare, sui presumibili apporti della famiglia di provenienza e, infine, sul suo titolo di studio, cioè una laurea in lingue, da spendere nel mercato del lavoro. Per quanto concerne, invece, l’apporto fornito dalla donna alla gestione della famiglia, i giudici sottolineano la ridotta durata del periodo di convivenza effettiva rispetto alla ufficiale durata del vincolo matrimoniale, e poi evidenziano che non si può dare per scontato che il ruolo svolto dalla donna all’interno di una famiglia priva di figli abbia comportato per lei il sacrificio di aspettative professionali. Infine, non può essere trascurata, aggiungono i giudici, la capacità di reddito della donna, capacità collegata alla possibilità di insegnamento di lingue presso istituti scolastici. (Ordinanza 10232 del 30 marzo 2022 della Corte di Cassazione)

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