La rimozione del veicolo incidentato salva il Comune

Nessun risarcimento da parte dell’ente locale nei confronti del proprietario della vettura, finita, secondo quanto dichiarato dal conducente, in una buca piena d’acqua

La rimozione del veicolo incidentato salva il Comune

Nonostante la buca piena d’acqua presente sulla strada e i danni riportati dalla vettura, l’automobilista non può pretendere alcun risarcimento dal Comune se il veicolo è stato spostato, a seguito dell’intervento dei vigili urbani, e ciò ha reso impossibile la ricostruzione della dinamica dell’incidente. Scenario della vicenda è una via nella periferia di Roma. Protagonista, suo malgrado, un uomo alla guida di un’auto di lusso. Co-protagonista una buca piena d’acqua presente sulla strada. Proprio a causa di quella buca, sostiene l’uomo, la vettura ha riportato seri danni, ossia la rottura dello pneumatico e del cerchione anteriori sinistri. Consequenziale, quindi, la sua richiesta di risarcimento nei confronti di Roma Capitale. Anche per i giudici della Cassazione, però, non è possibile ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, a causa della rimozione del veicolo, e ciò rende inutile la richiesta di risarcimento avanzata dall’automobilista nei confronti del Comune. (Ordinanza 10166 del 30 marzo 2022 della Corte di Cassazione)

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