Liquidazione controllata: necessario che il debitore non abbia più credito di terzi e mezzi finanziari propri

In sostanza, l’attivo patrimoniale, depurato delle attività non prontamente liquidabili, risulti inferiore al totale dei debiti scaduti o in scadenza

Liquidazione controllata: necessario che il debitore non abbia più credito di terzi e mezzi finanziari propri

Chiarimenti sulla possibilità di accesso alla procedura di liquidazione controllata. Più precisamente, in sede di verifica dei presupposti richiesti ai fini dell’accoglimento della domanda del debitore di accesso alla procedura, i giudici, una volta accertata la loro competenza, debbono verificare preliminarmente in particolare che il soggetto, che ha chiesto di poter usufruire della liquidazione controllata, versi in stato di sovraindebitamento. Su questo fronte lo stato di sovraindebitamento, viene precisato ulteriormente, è da riconoscere come sussistente solo laddove il debitore in difficoltà non abbia più credito di terzi e mezzi finanziari propri per potere soddisfare con mezzi normali le sue obbligazioni, e, inoltre, laddove, secondo una definizione che senso logico se inquadrata da un punto di vista aziendalistico, l’attivo patrimoniale, depurato delle attività non prontamente liquidabili, risulti inferiore al totale dei debiti scaduti o scadenti a breve. (Sentenza del 22 agosto 2022 del Tribunale di Genova)

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