Madre alcolista porta i figli minorenni al bar, condannata per maltrattamenti

La Corte di Cassazione conferma la condanna per maltrattamenti in famiglia per una madre che, dedita all’abuso di alcol, portava i figli con sé nei bar a tarda notte.

Madre alcolista porta i figli minorenni al bar, condannata per maltrattamenti

Dalla segnalazione effettuata da due minori i Carabinieri hanno attuato un sopralluogo che ha condotto all’incriminazione della madre dei due ragazzini per maltrattamenti in famiglia. In primo grado, però, il giudice esclude la penale responsabilità della donna anche a fronte delle generiche dichiarazioni rilasciate dai figli. I magistrati della Corte di Appello ribaltano il giudizio riscontrando una responsabilità penale della donna per il reato a lei ascritto. L’avvocato della donna ricorre per cassazione e, a sostegno della propria tesi, riporta la valutazione effettuata dal giudice di primo grado secondo cui «la prova dei maltrattamenti è stata erroneamente dedotta dalle dichiarazioni rese dai figli». Sostiene, inoltre, che erroneamente la condotta di maltrattamenti a danno dei figli perpetrati dalla donna sia stata accertata quando, invece, dall’istruttoria emerge «un mero quadro di disagio familiare» nonché «le difficoltà della donna, essenzialmente a causa della sua dipendenza dall’alcol, di occuparsi adeguatamente dei figli minori». Tuttavia, «non sono emerse condotte abituali e volte ad imporre condizioni di vita familiari vessatorie, tanto più che i due minori hanno riferito di sporadici ricorsi alla violenza fisica da parte della madre, essenzialmente legati ai momenti di maggiore criticità che si verificavano a causa dell’abuso di alcolici».

Secondo i Giudici di legittimità, però, dal quadro probatorio emerge la responsabilità penale della donna. Decisive si sono rivelate le dichiarazioni rese dai due minori che hanno riferito non solo di «essere frequentemente picchiati dalla madre», ma anche che «spesso erano costretti a dormire nel pomeriggio, per poi seguire la madre nei bar durante il corso della serata, fino a tarda notte». Inoltre, «si verificava anche che la madre, per effetto dell’abuso di alcolici, non era in grado di occuparsi dei due figli né della gestione della casa, al punto che i due ragazzini rimanevano sostanzialmente privi di assistenza e del tutto abbandonati a loro stessi». Le dichiarazioni erano anche suffragate sia dalle annotazioni delle forze dell’ordine intervenute in due occasioni, che dalla relazione dei servizi sociali. Chiariscono i Giudici che «il reato di maltrattamenti in famiglia ben può essere commesso anche imponendo ai familiari un regime di vita connotato non solo dal frequente ricorso a violenze fisiche, ma più in generale improntato a un generale degrado nell’accudimento. […] il reato di maltrattamenti può essere commesso anche in forma omissiva, lì dove il genitore non provveda ad assicurare al minore, specie se in tenera età, tutte quelle condotte di cura, assistenza e protezione a fronte di esigenze cui il minore non può altrimenti provvedere». (Cass. pen., sez. II, ud. 26 gennaio 2024 (dep. 23 febbraio 2024), n. 8059)

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