Madre tossicodipendente e incapace di seguire un percorso di recupero: adottabile la figlia
Decisivi i resoconti forniti dai Servizi sociali in merito alle carenze della donna

Adottabilità come unica via percorribile per tutelare la bambina, nata prematura, sottopeso e in sindrome di astinenza neonatale da metadone, a fronte delle incapacità di recupero della madre, tossicodipendente da tempo. Decisivi i resoconti forniti dai Servizi sociali: da essi emerge che la donna, da tempo tossicodipendente, si è mostrata incapace di seguire il percorso di reinserimento sociale e lavorativo per lei programmato presso un apposito centro di recupero e, nonostante gli interventi attuati a suo sostegno, è più volte ricaduta nell’uso di sostanze stupefacenti. Inoltre, ella ha incontrato difficoltà nel mantenimento dei bioritmi quotidiani e nella propria autogestione e ha mostrato scarse competenze relazionali che, insieme ai limiti cognitivi, hanno fatto sì che si riavvicinasse in breve tempo a gruppi appartenenti alla subcultura tossicomanica e delinquenziale. Impossibile, quindi, parlare di situazione transitoria di difetto di assistenza morale e materiale della bambina. (Ordinanza 4758 del 14 febbraio 2022 della Cassazione)