Marito tradisce la moglie: revocate le donazioni che lei ha fatto a lui

Decisiva la constatazione che la relazione adulterina ha messo in difficoltà non solo la coppia, ma anche l’azienda di famiglia

Marito tradisce la moglie: revocate le donazioni che lei ha fatto a lui

Se il marito tradisce la consorte con la cognata – cioè la moglie del fratello di lei –, e se questa relazione adulterina mette in crisi non solo la coppia ma anche le famiglie coinvolte e, inoltre, l’azienda di famiglia, allora va accolta la richiesta da lei avanzata e mirata ad ottenere la revoca delle donazioni indirette – mobiliari ed immobiliari – da lei effettuate in favore del coniuge. Logico, secondo i giudici, catalogare come ingiuria grave il comportamento tenuto dall’uomo. Rilevanti, a questo proposito, i dettagli della vicenda, ossia il fatto che il tradimento abbia messo in crisi non solo la coppia ma il più ampio contesto familiare e che si sia realizzato, per giunta, all’interno dell’azienda di famiglia della donna tradita. In particolare viene chiarito che la circostanza che l’adulterio sia maturato all’interno del nucleo familiare ristretto dei due coniugi e il fatto che si sia sviluppato nella cornice di un comune ambiente lavorativo valgono a connotare in termini di gravità l’offesa all’onore patita dalla donna e ad evidenziare nell’uomo un atteggiamento di noncuranza e di assenza di rispetto nei confronti della dignità della moglie. (Ordinanza 19816 del 20 giugno 2022 della Corte di Cassazione)

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