Non curata la tassazione dell’atto: colpevole il notaio

Ignorata la conforme volontà delle parti, che avevano espressamente richiesto la tassazione sul valore catastale dei beni immobili, omettendo così di versare, attraverso la riscossione dal soggetto obbligato – una s.r.l. ora fallita – l’intera somma dovuta all’Erario sulla base del valore catastale dei beni, così dando luogo all’avvio della procedura di recupero coattivo da pare dell’ente di riscossione

Non curata la tassazione dell’atto: colpevole il notaio

I giudici sottolineano che se il notaio avesse dato seguito alla volontà espressa dai contraenti e indicato quale criterio per la liquidazione dell’imposta di registrazione quello del valore catastale dell’immobile, non vi sarebbe stata alcuna azione da parte dell’amministrazione finanziaria, perché l’imposta sarebbe stata corrisposta dalla società acquirente, all’epoca in bonis, e non vi sarebbe stato perciò il pregiudizio economico derivante dall’accertamento. Fondata, quindi, l’azione giudiziaria in danno del notaio che ha errato nella liquidazione della tassazione dell’atto di cessione di immobile, in misura inferiore e difforme rispetto alla volontà espressa dalle parti in atto pubblico. (Ordinanza 25455 del 29 agosto 2022 della Corte di Cassazione)

News più recenti

Mostra di più...