Raggirano un anziano facilmente suggestionabile: condannati per truffa

Due fratelli sono stati condannati per aver preso di mira un anziano veterinario in pensione. I giudici hanno considerato determinante il fatto che la vittima si sia lasciata ingannare facilmente

Raggirano un anziano facilmente suggestionabile: condannati per truffa

Due fratelli sono stati condannati per aver truffato un anziano veterinario in pensione, convincendolo a effettuare numerosi bonifici per abbonamenti a riviste mai sottoscritti. L'importo ammonta a oltre 17mila euro, e il fatto è considerato aggravato dalla condizione di vulnerabilità della vittima a causa della sua età avanzata e suggestibilità.

In primo grado, i giudici hanno confermato la colpevolezza dei due fratelli, riconoscendo la truffa ai danni dell'anziano veterinario: quest'ultimo, infatti, è stato indotto a credere di aver sottoscritto gli abbonamenti e ad effettuare pagamenti a uno dei due fratelli.

I fratelli, tuttavia, hanno presentato ricorso in Cassazione, contestando l'aggravante della minorata difesa legata all'anzianità della vittima: nello specifico, l’avvocato difensore ha sottolineato che non ci sono prove del fatto che la vittima aveva problemi psicologici tali da renderla facilmente manipolabile. Tuttavia, i giudici hanno confermato la sentenza di Appello, ritenendo giusta la condanna per truffa e l'applicazione dell'aggravante per minorata difesa.

La Cassazione ha ribadito che la situazione di vulnerabilità della vittima deve essere concreta e non solo ipotetica per integrare l'aggravante della minorata difesa. In questo caso, la fragilità dell'anziano è emersa chiaramente durante la truffa.

Si è notato inoltre che la vittima, nonostante la sua capacità di autodeterminarsi, è stata ingannata a causa della sua età avanzata: tale circostanza emerge anche dall’andamento progressivo della truffa, essendosi i due fratelli resi conto della condizione di suggestionabilità della loro vittima dopo i primi pagamenti e continuando ad approfittarne. Anche durante la testimonianza della vittima, è emersa la sua fragilità derivante dall’età avanzata, a prescindere da altre minorazioni legate a condizioni di malattia (Cass. n. 23739 depositata il 13 giugno 2024).

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