Scivola sulla scaletta della piscina e si fa male: niente risarcimento
Escluso ogni addebito a carico della società e del Comune. Evidente la non pericolosità della scaletta

Niente risarcimento per l’infortunio subito dopo essere scivolati sulla piccola scaletta di accesso alla piscina. Decisivo un elemento: l’evidente non pericolosità della scaletta. Nella vicenda sottoposta ai giudici, una donna chiede 10.000 euro di risarcimento alla società che gestisce la piscina e al Comune proprietario dell’impianto. Ad essi la donna addebita la responsabilità per l’incidente capitatole mentre stava immergendosi nella piscina per prendere parte ad una lezione di ‘acqua gym’. Irrilevante la mancanza di materiale antisdrucciolo, poiché non sono emerse, secondo i giudici, anomalie nella scaletta – metallica a pioli munita di corrimano e con pedate orizzontali provviste di rilievi antiscivolo –, quindi assolutamente a norma e non intrinsecamente pericolosa. Inutile, quindi, il richiamo fatto dalla donna alla mancanza della protezione in gomma antisdrucciolo sui gradini della scaletta della piscina. Questo dettaglio non è sufficiente, difatti, per addebitare a società e Comune la colpa per la scivolata da lei subita e che le ha procurato un trauma alla gamba destra. (Sentenza del 31 agosto 2021 del Tribunale di Milano)