Società per azioni: il socio deve provare la lesione di un suo diritto per impugnare una delibera consiliare

Non può essere sufficiente, invece, il fatto che la deliberazione contestata sia prospettata come contraria alla legge o allo statuto societario

Società per azioni: il socio deve provare la lesione di un suo diritto per impugnare una delibera consiliare

In materia di impugnazione proposta in via cautelare, da parte del socio, della delibera consiliare di una società per azioni, la normativa rende necessario che il socio alleghi e provi anche la lesione di un diritto suo proprio, non essendo sufficiente il solo fatto che la deliberazione contestata sia prospettata come contraria alla legge o allo statuto societario. I giudici precisano che, di norma, mai i soci possono opporsi ad una decisione del consiglio di amministrazione rivendicando una diversa e preferibile interpretazione del reale interesse della società, idealmente collettivo, a perseguire per altra via più efficacemente il fine di lucro, ovvero lamentando una qualche violazione da parte degli amministratori di una norma prescrittiva di fonte legale o statutaria che disciplini l’attività sociale in genere e gestoria in specie. Difatti, a fronte di tali violazioni, a fini di efficienza dell’attività sociale e di certezza dei rapporti coi terzi, la sola reazione possibile resta quella, tutta endosocietaria, della sfiducia degli amministratori e della eventuale azione di responsabilità che ne consegua. (Ordinanza del 27 aprile 2022 del Tribunale di Catanzaro)

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