Tradisce il marito, separazione non addebitabile a lei perché era in crisi psicologica
Decisiva la constatazione che i forti problemi della donna erano frutto del conflitto col coniuge

Niente addebito della separazione alla moglie fedifraga che però era in crisi psicologica per il forte conflitto col marito. Inutile la sottolineatura, da parte dell’uomo, dell’infedeltà coniugale della consorte. Questo dato è posto in secondo piano, difatti, sanciscono i giudici, dal precario stato psicologico della donna, stato che è la prova provata dell’esistenza di una crisi matrimoniale in atto in epoca antecedente al tradimento ai danni del marito. I giudici sottolineano, poi, che i problemi psicologici vissuti dalla donna sono stati frutto della situazione di conflitto col marito. Di conseguenza, pur considerando accertata l’infedeltà coniugale della donna ai danni del marito, va tenuto presente che tale comportamento si è concretizzato quando era già in atto una profonda frattura del sodalizio coniugale, come testimoniato dalla crisi vissuta dalla donna a seguito del forte conflitto col coniuge. A certificare la profonda crisi vissuta dalla donna ci sono le sue richieste di supporto ad un Centro di antiviolenza sulle donne e ad un Servizio di Psicologia di un’azienda ospedaliera, richieste mirate a risolvere le situazioni di conflitto con il marito. (Ordinanza 11130 del 6 aprile 2022 della Corte di Cassazione)