Violato il Codice della strada: cancellata la cartella di pagamento notificata alla persona deceduta
Irrilevante il fatto che essa risultasse ufficialmente il proprietario del veicolo oggetto delle multe

Cancellata la cartella di pagamento con cui l’agente della riscossione ha intimato a una persona deceduta il pagamento di crediti iscritti a ruolo dal Comune a titolo di sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della strada. Vittoria piena per la figlia dell’automobilista morto da tempo. I giudici prendono posizione in modo netto e sottolineano che è ovviamente da escludere in radice la possibilità di ritenere regolarmente perfezionata una qualunque notificazione indirizzata ad un soggetto già deceduto, per l’evidente ragione che non sarebbe in nessun caso possibile ipotizzare una qualsiasi forma di conoscenza dell’atto da parte del destinatario. Peraltro, è il caso di osservare, in linea generale, aggiungono ancora i giudici, che, laddove proprietario di un veicolo con il quale sono state commesse infrazioni al codice della strada risulti, secondo le emergenze del P.R.A., un soggetto già deceduto anteriormente alla data di commissione delle infrazioni, la notificazione dei relativi verbali di accertamento va effettuata ai suoi eredi (nelle forme consentite dalla legge), quali proprietari del veicolo e, quindi, responsabili, al momento degli illeciti amministrativi e non può certo effettuarsi direttamente al soggetto già deceduto solo in quanto intestatario formale del veicolo presso il P.R.A.. In questa vicenda, quindi, è palese la mancata regolare notificazione dei verbali di accertamento delle infrazioni, e ciò comporta l’estinzione dell’obbligo di pagamento delle relative sanzioni pecuniarie, con conseguente annullamento delle sanzioni amministrative contestate e annessa dichiarazione di inefficacia della cartella di pagamento. (Ordinanza 12705 del 21 aprile 2022 della Corte di Cassazione)