Violato l’obbligo di dare la precedenza: il segnale stradale capovolto mette tutto in discussione

Da riconsiderare il sinistro, la dinamica e le responsabilità dei due mezzi coinvolti

Violato l’obbligo di dare la precedenza: il segnale stradale capovolto mette tutto in discussione

Messa in discussione la colpevolezza del motociclista coinvolto in uno scontro con un’automobile, nonostante egli abbia violato l’obbligo di dare precedenza alla vettura. Fondamentale, in quest’ottica, la constatazione che il segnale stradale, che imponeva al conducente della due ruote di rallentare e consentire il passaggio dell’automobile, era capovolto. Di questo dettaglio è necessario tenere conto per valutare il sinistro, la dinamica e le responsabilità dei mezzi coinvolti, anche nell’ottica delle azioni proposte da motociclista e automobilista nei confronti delle compagnie di assicurazioni. I giudici sottolineano in particolare che non è logico dare per accertata la piena colpevolezza del motociclista solo alla luce della conoscenza da parte sua del segnale di dare precedenza presente sulla strada, visto e considerato che il segnale era capovolto e quindi poco visibile. In questa ottica i giudici ricordano, difatti, che in materia di disciplina della segnaletica stradale un determinato obbligo o divieto di comportamento è legittimamente imposto all’utente della strada solo per effetto della visibile apposizione del corrispondente segnale specificamente previsto dalla legge. (Ordinanza 10062 del 29 marzo 2022 della Corte di Cassazione)

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