Visibile ed evitabile il tondino di ferro conficcato nella pavimentazione stradale: niente risarcimento per la donna inciampata e finita a terra

Esclusa ogni possibile addebito nei confronti del Comune. Evidente, secondo i giudici, la condotta imprudente della persona danneggiata

Visibile ed evitabile il tondino di ferro conficcato nella pavimentazione stradale: niente risarcimento per la donna inciampata e finita a terra

Nessuna colpa addossabile al Comune per la caduta subita da una donna inciampata a causa, a suo dire, di un tondino di ferro, conficcato nella pavimentazione stradale e nascosto da foglie d’erba. Respinta la richiesta di risarcimento avanzata dalla donna. Ciò perché mancano prove concrete circa l’effettiva dinamica dell’incidente, o meglio riguardo la sua scaturigine dall’inciampo nel tondino. Ciò anche perché il marito della persona danneggiata, pur avendo assistito alla caduta, ha ammesso di non avere personalmente percepito la dinamica causale riferitagli dalla consorte. Peraltro, pur ammettendo l’inciampo nel tondino, la causa dell’incidente va comunque ascritta – e ciò qualunque fosse la dimensione del tondino, ovvero se esso sporgesse per 30 centimetri o per soli 4 o 5 centimetri – all’imprudenza della persona danneggiata, poiché in un caso il tondino sarebbe stato perfettamente visibile, mentre, nell’altro caso, la donna avrebbe potuto evitare l’inciampo mantenendosi nella porzione più interna del marciapiede, pulita e sgombra da insidie, anziché muoversi sul margine più esterno coperto d’erba. In sostanza, è provata la presenza del tondino, mentre non è accertato in modo chiaro che la caduta subita dalla donna sia effettivamente da attribuire all’inciampo nel tondino. (Ordinanza 11932 del 13 aprile 2022 della Corte di Cassazione)

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